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Recensione Dune – Film 2021

Mi sono convinto e sono andato a vedere Dune al cinema. Ho preso il coraggio a due mani (ma non era il coraggio e non servivano neanche due mani, come disse Flavio Oreglio). Io sono un fan dell’ultima ora del libro. Lo lessi circa 3 anni fa. Nel mio periodo fantascienza non mi ci imbattei (ero piccolo, senza internet e fissato con Asimov). Nel mio periodo fantasy non avevo più voglia di fantascienza. Poi meno male, perchè io ho letto credo tutti i libri di Darkover della Marion Zimmer Bradley e ci sono varie somiglianze (diciamo che l’autrice ha preso molto spunto dai romanzi di Frak Herbert), per cui non me lo sarei goduto.
Ma non divaghiamo, voi volete sapere se vale la pena andare a vedere il nuovo film di Denis Villeneuve, giusto? Per cui vi beccate questa mia recensione senza spoiler (come faccio di solito).

Volete un anticipo? Il film non mi è dispiaciuto, per cui ne parlerò abbastanza bene (Gesserit).

Mia moglie ha fatto questa battuta (citando Scottecs) durante le prime scene e ho riso tutto il film. Mannaggia a lei!

Scenari, Regia, Fotografia e Dintorni

C’era da aspettarselo. Si fa un adattamento cinematografico di un romanzo abbastanza famoso, già adattato negli anni ’80 e non si vuole sfigurare. Sono stati investiti soldi e si vede. Consiglio la visione al cinema perchè la resa di certi panorami è veramente sorprendente.

Anche solo il passaggio degli Atreides tra Caladan e Arrakis è notevole: il secco e polveroso deserto pieno di Spezia (e di curcuma) prende il posto delle verdeggianti coste che si tuffano nel mare. Ben fatto.

Stesso discorso per la resa degli spazi, delle grandi astronavi e dei vermoni (gli Shai-Hulud). Credo che la loro raffigurazione riesca a trasmettere grosso modo l’idea e gli intenti racchiusi nel romanzo.

Ho apprezzato anche le scelte registiche. Il film ha un ritmo lento, meditativo. I lunghi primi piani con le suggestive colonne sonore danno il tempo di interiorizzare i cambiamenti repentini a livello di contesto, ambiente e personalità che caratterizzano la trama.

La fotografia secondo me era migliorabile: certe scene mi davano un’idea quasi un po’ patinata, come se mancasse profondità, ma non ne capisco davvero molto, ho aggiunto questo capoverso giusto per darmi un tono.

Recitazione

Nel complesso non è mal recitato, anzi. Tuttavia abbiamo un problema che Houston levati proprio. Il protagonista non è convincente.

Per carità, non è un cattivo attore, anzi, direi che è bravino. Tuttavia per questo specifico ruolo in questo specifico film, con queste specifiche scelte registiche, non basta essere bravini. Bisogna essere bravi.

Se abbiamo spesso la telecamera puntata in faccia per vari secondi e dobbiamo trasmettere emozioni grazie alla nostra mimica facciale, serve una prova attoriale sopra la media. Per carità, Timothée Chalamet (l’attore che interpreta Paul Atreides) ci riesce pure a volte. Però non riesce a essere convincente in tutto lo spettro delle emozioni richieste dal suo ruolo. Peccato.

Comunque so di essere un po’ pretenzioso io e a parte quelle scene il resto del film rende bene (Gesserit).

Doppiaggio

Io guardo sempre roba doppiata, non sono un fanatico fissato con la lingua originale “altrimenti fa tutto schifo”. Però ci sono state un paio di situazioni in cui, fossi stato direttore del doppiaggio mi sarei alzato dicendo “sì, bella, bravi. Ben fatta. Però la possiamo rifare un po’ diversa?”.

Il doppiaggio nel complesso non è male, però ci sono due o tre punti nel film in cui mi sarei strappato le orecchie. Evidentemente andavano di fretta e non si sono presi la briga di rifare le scene venute male. Peccato.

Aderenza al Romanzo

Lo so che siete venuti a vedere l’articolo praticamente solo per questo paragrafo. Ora tornate indietro e leggete gli altri prima. Andate con ordine!

Scherzi a parte, partiamo da una premessa seria: io non ricordo benissimo il libro. Non posso dirvi robe tipo “ah, ma nella scena X il personaggio Y si doveva cambiare d’abito prima di andare nella zona Z”. Oltretutto non credo nemmeno che un film debba essere necessariamente così tanto fedele al testo.

Quello che importa, secondo me, è lo spirito del romanzo. In questo caso mi pare sia decisamente rispettato. Si sente il senso di perdita e di incertezza davanti al trasferimento su Arrakis, la tensione derivante dal ruolo delle Bene Gesserit, la durezza della vita nel deserto e via dicendo (mi fermo per evitare spoiler, dai).

Le frasi chiave del romanzo vengono pronunciate esplicitamente e questo è un dettaglio decisamente gradevole dal mio punto di vista.

In aggiunta i personaggi mi sembrano ben riprodotti e azzeccati, senza essere snaturati per motivi commerciali, come accade ogni tanto.

Inoltre, ed era un po’ il mio timore, non hanno trasformato la storia in una “marvelata” in cui si spara tutto il tempo (nonostante l’inutile scena iniziale) e si assiste di continuo a distruzioni da parte dei Vermi.

Ovviamente non sto dicendo nemmeno dicendo che tutte le parti importanti siano rappresentate. Per quanto il film duri 2 ore e 30 e per quanto copra solo una minima parte del romanzo, non si può pensare di raccontare ogni sfumatura. Però nel complesso il risultato è venuto piuttosto bene (Ges…ok, la smetto con questa battuta).

Unico appunto: secondo me gli Harkonnen potevano essere raffigurati con un aspetto un po’ meno mostruoso e chiaramente malvagio. Poi magari anche il romanzo era parecchio esplicito al riguardo, quindi può essere che sbagli io.

Copertura del libro

Qua confesso di esser stato fesso io. Sapevo che non avrebbero finito tutto il romanzo in un solo film, però non mi aspettavo sarebbero rimasti così indietro. Potevo informarmi. Qua ne abbiamo come minimo per altri due film! Bene, ora lo sapete anche voi. Io a questo punto non so se guarderò il secondo, forse aspetterò che escano le versioni complete con le scene tagliata di tutta la trilogia.

Conclusione

Non so perchè continuo a fare queste conclusioni, tipo a scuola. Avete presente quei temini che bisognava fare sui libri letti e finivano invariabilmente con una variazione minima di “tutto sommato alla fine ritengo che…”?

Beh, mi ha traumatizzato quella roba, quindi ve la ripropongo qui. Anche perchè, diciamocelo, ormai nessuno legge più tutto per intero, quindi per i frettolosi e i pigri che saltano i pezzetti è utile un riepilogo.

Quindi, per concludere penso sia un bel film. Probabilmente hanno mirato un filo troppo in alto, considerando i mezzi a disposizione, ma sono riusciti a rendere con efficacia un romanzo articolato e anche parecchio datato (ridendo e scherzando ha più di 50 anni!). Se vi sono sembrato molto critico è solo perchè lo sono di natura ed è difficile vedermi uscire dal cinema pienamente soddisfatto.

Personalmente ora mi è salita la frenesia di provare uno dei giochi da tavolo o giochi di ruolo basati sull’opera.





A proposito, se volete leggere recensioni di GdR, fate un salto qui.

Se volete vedere replicato un personaggio di Dune in D&D 3.5, Pathfinder e D&D 5e, invece cliccate su uno dei tre link e scrivetemi il nome nei commenti!

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