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Recensione Villainous – Gioco da tavolo Disney

Una storia difficilmente sarà buona senza un buon cattivo. Anzi, spesso gli antagonisti hanno bisogno di più attenzioni rispetto ai protagonisti, che devono solo fare “il loro dovere”. Per questo capita spesso di affezionarsi al cattivo, anche nei lungometraggi Disney. Le battutine di Ade, le provocazioni di Scar, la magia di Jafar e Malefica, la subdola astuzia di Ursula, l’estrosità di Izma, il cinismo di Maga Magò e le uova di Gaston. I motivi per amarli sono molteplici. Villainous è il gioco da tavolo che vi permette finalmente di interpretarli, stare dalla loro parte e aiutarli a raggiungere i loro obiettivi. Quindi se anche voi volete vestire i panni di uno dei malvagi antagonisti Disney, provaste questo GdT, ma prima leggete la recensione che mi fate felice. Tanto siete già qua. Poi così mi dite se riconoscete tutte le cit che ho messo in corsivo.

Giochiamo a Villainous e abbiamo una tazza a tema

Giocatori, età e altre informazioni base

Dai Due a Sei giocatori.

Sulla carta dai 10 anni in su (mio figlio, 8 anni, ci gioca).

Le partite durano almeno un’oretta se giocate coi bimbi. Altrimenti si può scendere ai 40 minuti. Comunque si sta entro i 90 minuti.

Alta dipendenza dal linguaggio: c’è molto da leggere, il che lo rende inavvicinabile alla piccola di 5 anni. (almeno, non in autonomia, rischiate che vi rispondano “e come si fa a leggere questo, non ha neanche le figure”).

Contenuto della scatola

Il gioco base prevede 6 cattivi (Principe Giovanni, Jafar, Malefica, Ursula, Regina di Cuori e Capitan Uncino), ciascuno con una sua pedina personalizzata, una plancia di gioco con 4 caselle rappresentanti i luoghi caratteristici del personaggi, un calderone di gettoni del potere (che vi serviranno per attivare le vostre carte) e due mazzi personalizzati per ogni cattivo.
Uno rappresenta i poteri e gli alleati che l’antagonista ha a disposizione, l’altro invece è il mazzo degli eroi, i buoni, che quindi in questo caso rappresentano ostacoli per il vostro personaggio.

Personalmente trovo che la resa grafica e la qualità dei materiali siano meritevoli.

Meccaniche

Ogni cattivo ha un obiettivo specifico fisso. Magari accumulare gettoni (“le adorabili tasse”), magari prendere la lampada magica e soggiogare il Genio, oppure prendere il tridente e la corona di Re Tritone. Lo scopo è raggiungere l’obiettivo per primi. Per farlo ogni turno ci si sposta sulla propria plancia e a seconda dei simboli disegnati sulla casella in cui ci si trova, si possono attivare determinate azioni (giocare carte, mettere i bastoni tra le ruote agli altri giocatori con il Mazzo Fato, affrontare nemici, ecc). Essendo che gli eventi cardine per raggiungere lo scopo sono ottenibili da carte, conviene scartare quando possibile tutta la mano che non sia essenziale, in quanto al termine del turno in ogni caso si pescherà dal proprio mazzo fino ad avere di nuovo il numero standard di 4 carte in mano.

A quel punto si passa al turno del giocatore successivo. Le uniche interazioni tra i diversi giocatori possono avvenire o con il Mazzo Fato o con le carte condizione.

Infatti quando possiamo usare il Mazzo Fato, scegliamo un avversario particolarmente in vantaggio e peschiamo due carte dal suo Mazzo Fato e scegliamo la peggiore da giocargli contro. Potrebbero essere inconvenienti (come la rimozione di un alleato), avversari in grado di bloccare certe azioni finché non saranno sconfitti oppure anche potenziamenti ed equipaggiamento per questi ultimi (insomma, quando sollevate una carta sperate che “si tratti di qualcosa di grave, qualcosa di tragico”).
Giocate con cura queste carte, in quanto possono essere impedimenti davvero gravi per i vostri avversari, consentendovi di rallentarli seriamente per portarvi in vantaggio.

Invece le carte condizione si attivano anche fuori dal vostro turno purché sia rispettata la condizione, appunto. “Se un avversario ha più di 6 gettoni potere allora giocate un alleato gratis”, ad esempio. Questa è una deroga alla regola che limita il numero di azioni che si possono svolgere. Quindi prestate attenzione agli altri se avete questa carte in mano! Certo, io personalmente vi consiglio di scartarle, anche se sembrano forti. Però “la vita è piena di scelte difficili, non te l’hanno detto?”

Particolarità

Fino a qui potrebbe essere un giochino simpatico per dei fanatici Disney (“ma c’è solo una persona in questo squallido mondo che non li adori?”). Il quid in più sono le differenze meccaniche. Potrebbero essere mazzi e plance identiche per ogni cattivo, semplicemente adattate a ogni personaggi, reskinnate per così dire.

Tuttavia non è così: ogni cattivo ha un suo stile di gioco, poteri specifici e obiettivi differenti.

Per esempio: Ursula non combatte. Lei stipula contratti e porta i nemici a infrangerli facendoli spostare. Jafar può dominare i nemici. Malefica ha una serie di maledizioni specifiche da scagliare, ciascuna annullabile in modo diverso. Il Principe Giovanni ha un intricato sistema di prigione e raccolta di denaro.

Insomma, ogni volta che provate un cattivo diverso sarà una novità.

Infatti stiamo valutando se aprire un mutuo e prendere qualche espansione.

Espansioni

Non le ho ancora provate, ma vi indico chi sono i cattivi aggiuntivi in ciascuna di esse:

  • Ade (Hercules), Regina (Biancaneve e i Sette Nani) e Facilier (La Principessa e il Ranocchio)
  • Scar (Il Re Leone), Rattigan (Basil l’Investigatopo) e Izma (Le Follie dell’Imperatore)
  • Crudelia (La Carica dei 101), Pietro Gambadilegno (Topolino) e Madre Gothel (Rapunzel)
  • Lady Tremaine (Cenerentola), Re Cornelius (Taron e la Pentola Magica) e Gaston (La Bella e la Bestia)
  • Sindrome (Gli Incredibili), Lotso (Toy Story 3), Maga Magò (La Spada nella Roccia)

Inoltre abbiamo due versioni per i cattivi Marvel e una per quelli di Star Wars!

Pro e contro

competitivo. Io personalmente trovo che soprattutto per i più piccoli iniziare a giocare collaborativo sia più istruttivo oltre che più rilassante in quanto evita bisticci.
– non rapidissimo. Non è Risiko, ok. Però non aspettatevi “facciamo una partita al volo prima del debutto in società della piccola”, perchè arriverete tardi e Tritone si arrabbierà.
costoso. Ok, tutti i giochi da tavolo sono costosetti, ma questo non è certo nella fascia economica. Insomma, “scusate se non faccio salti di gioia, ma sapete…la mia schiena”.
– interazioni limitate Alla fine ognuno gioca la sua partita, interagendo davvero poco con gli altri. Ottimo per chi non sopporta i propri coinquilini, ma ha bisogno ugualmente di compagni di partita.

+ tematicamente splendido. Insomma, adorate un personaggio e ora potrete avere i “suoi articoli firmati”
+ le meccaniche diversificate sono un tocco di classe. Ha più personalizzazione lui “nel suo dito mignolo” di molti altri giochi!

Insomma, se siete ricchi compratelo qui. Altrimenti provatelo a casa di amici. Sinceramente io lo consiglio, specialmente per giocare con la prole, che è sempre un’attività sana ed educativa, così da grandi spenderanno tutti i soldi in GdT e manuali di GdR e non avranno soldi per la droka.

Se volete leggere altre recensioni di Giochi da Tavolo o Giochi di Ruolo, fate un salto qui. Altrimenti sappiate che ogni tanto mi diletto nel ricreare personaggi (anche Disney) per D&D.

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