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Wrath of the Lich King – Warcraft Pandemic – Recensione e Gioco coi Bimbi

Conoscerete sicuramente Pandemic, il Gioco da Tavolo. Esiste la versione per gli appassionati di World of Warcraft (il famoso videogioco MMORPG della Blizzard) ed è sempre un collaborativo. Ho giocato a questa versione anche coi miei figli (bambini di 9 e 5 anni). Loro si sono divertiti, siamo riusciti a rispettare le regole del gioco, io ho faticato come un mulo, ma è stato davvero bello. Quindi, beccatevi questa recensione e ricordatevi che i piccoli a volte sono più in gamba di quanto non sembri e possono giocare anche se le regole sembrano complicate, il tabellone è pieno di miniature e il gioco è abbastanza lungo.

Informazioni di Base

1-5 giocatori (personalmente 3-4 è il numero perfetto)

45-60 minuti (io ci metto di più, tipo il doppio, soprattutto se contiamo le operazioni preliminari di apparecchiamento, scelta dei PG e lo sparecchiamento)

anni 14+ (ma come vedremo non è vero, il gioco è comprensibilissimo anche a meno di 6 anni. Però in quel caso serve un adulto che faccia da supporto)

Contenuto della Scatola

Un tabellone, una coppia di dadi speciali con scudi e pugni, le schede degli eroi e delle avventure poi le carte dei tesori e quelle delle zone.

Più una sagoma di cartone per il castello e qualche cartoncino buffo che non si usa mai.

Però il pezzo forte son le miniature. Se solo sapessi dipingere, le colorerei. Ci sono una bella manciata di piccoli Zombie, 5 Abomini molto elaborati, i 6 eroi pure questi molto elaborati e il Re dei Lich (che per colpa di Ralph Spaccatutto mia figlia ha ribattezzato Re dei Glitch).   

Allora, io ho giocato a tutti e 3 i Warcraft, ho pure giocato a WoW, almeno finché non hanno iniziato a far uscire le espansioni. Questo per dire che il mio giudizio è un po’ falsato dal senso di nostalgia e via discorrendo. 

Fatto sta che però a me le miniature piacciono molto.

Regolamento

Il regolamento è molto simile a quello di Pandemic, con alcune regolette diverse, giusto per adattarlo all’ambientazione e tipologia specifica. 

Il gioco è collaborativo, i partecipanti agiscono a turno (ogni turno eseguendo 4 azioni a scelta tra spostarsi, combattere, riposare o tentare una missione), ma tutti col medesimo obiettivo. 

Scopo del gioco è superare 4 missioni (3 estratte a sorte e quella finale contro il Re dei Lich). Lo si fa tirando i dadi (in cui abbiamo scudi e pugni, quindi danni inflitti e prevenuti) e usando carte per far avanzare più rapidamente il segnalino della missione verso la fine. 

Ogni missione ha le sue particolarità (tipo che infligge grandi danni quando la si tenta o che crea zombie ogni volta che la si tenta e via dicendo).

Nel fare questo bisogna fare attenzione agli Abomini. Questi bestioni alla fine del turno di ogni giocatore si muovono per raggiungere il personaggio più vicino e danneggiarlo (quindi attenzione se siete in tanti: loro si muoveranno tante volte più di voi!).

Il pericolo più grande è tuttavia quello del Flagello. Ogni turno infatti si fanno comparire nuovi non morti in posizioni casuali. Inoltre ogni giocatore alla fine del turno pesca due carte, che normalmente sono potenziamenti. Però dentro al mazzo si nascondono carte Flagello. Se pescate fanno aumentare la gravità del Flagello, facendo comparire più zombie al turno, da lì in poi.
Inoltre il mazzo con le locazioni casuali in cui compaiono gli zombie viene ripristinato, rimettendo in cima le zone estratte fino a quel punto. Questo significa che ricapiteranno sempre le stesse. 

Il problema è che quando ci sono 3 zombie su una stessa casella, invece di aggiungerne un quarto si deve mettere al suo posto un Abominio

Inoltre quando si dovrebbe mettere un Abominio, ma sono finite le loro miniature, si aumenta la Disperazione. Quando si arriva al massimo livello di disperazione si perde la partita. 

Tutto questo per dire che si parte abbastanza rilassati, poi si inizia a sentire presto il peso della tensione, mano a mano che i non morti si accumulano e il Flagello e la Disperazione aumentano. 

Esperienze gioco – Giocare coi bambini

Il gioco secondo me è piacevole. Scorre bene, il fatto che i personaggi abbiano capacità diverse rende interessante rigiocarlo, almeno le prime volte (alla lunga direi che è leggermente ripetitivo). 

L’effetto tensione funziona bene e ci si ritrova alla fine con una bella dose di ansietta. 

C’è una discreta componente tattica, perchè oltre alla 4 tipologie di azioni abbiamo la scelta delle carte, delle azioni speciali per ogni eroe, poi si rimane sempre in bilico tra il voler ripulire il tabellone rimuovendo i morti e finire rapidamente le missioni prima che la situazione degeneri.

Però la cosa divertente è che son riuscito a giocarci con la prole: 5 anni lei, 9 anni lui.
Il gioco è poco (o quasi per nulla) dipendente dal linguaggio. Si tratta solo di leggere le mosse sulla scheda a inizio partita, ma poi non serve leggere altro. 

Si tirano i dadi, si rimuovono pedine dal tabellone e questo è estremamente immediato e fruibile per dei marmocchietti. 

Poi certo, ho dato più di una volta dei consigli sulla migliore azione da intraprendere, perchè magari si dimenticavano di avere un attacco a distanza o sciocchezze simili.

Però alla fine erano autonomi per la maggior parte del tempo. Certo: tutte le operazioni di gestione delle carte e delle miniature degli Zombie e degli Abomini erano a carico mio o della mia consorte (quindi alla fine ero sudato, manco avessi corso la maratona). Quindi sconsiglio di far giocare da soli bambini di quell’età!

Ad ogni modo erano decisamente soddisfatti, belli tesi dalla possibilità di essere invasi dagli Zombie e picchiati dagli Abomini e felicissimi di aver riconosciuto Kel’Thuzad (perchè compare in Hearthstone e mi hanno visto giocarci) e infine trionfanti per la vittoria (ovviamente con loro giochiamo in modalità facile). 

Inoltre il bello del collaborativo è che si vince tutti insieme e quindi non partono le lamentele tipo “ma lui vince sempre e io mai” e tu non devi cercare subito su Google “attenuanti per infanticidio”. 

Ricapitolando

Il gioco è interessante, fruibile, anche se richiede un po’ di tempo per impostarlo e terminare una partita. 

Non ci gioco spesso, ma credo non sia adatto a tante partite frequenti, perchè alla fine si tratta sempre di fare queste missioni prima che il Flagello trionfi. Ok, il personaggio si può cambiare, le missioni e le ricompense che erogano sono leggermente diverse, ma in fin dei conti il gioco segue sempre quello schema con poche differenze sostanziali tra una partita e l’altra. Quindi giocandoci spesso credo ci sia il rischio di noia.

Nota positiva invece è il prezzo: meno di 50 €, che anche solo per la mole di miniature non è male! 

Se vi piacciono le recensioni dei giochi, non siate timidi: prendete e leggetene tutti.

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