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Limitare la casualità dei dadi – D&D 5e e GdR

Ci sono due scuole di pensiero: il un gioco di ruolo dovrebbe essere tutto aleatorio al massimo, oppure, all’opposto, è giusto premiare le specializzazioni, facendo in modo che i personaggi più esperti riescano quasi sempre o comunque molto meglio rispetto a chi non è specializzato. Una delle critiche che ho sentito spesso sulla quinta edizione di Dungeond & Dragons riguarda, appunto, la grande influenza del tiro di dado rispetto al bonus posseduto dal PG.

Fondamentalmente questa questione si può sollevare per una marea di altri giochi. Sia quelli in cui esiste una sorta di Bounded Accuracy (vale a dire in cui la crescita numerica è in qualche modo contenuta e limitata) sia nei giochi in cui non c’è proprio alcun tipo di crescita e le disparità tra le varie specializzazioni sono limitate. Cito la 5e perchè è il caso più noto e perchè vi è stato un netto cambio di indirizzo rispetto all’edizione precedente (cioè D&D 3.5) in cui le differenze di bonus nelle abilità potevano essere serenamente di più di 30 punti a seconda del livello e delle specializzazioni (sì, anche più di 100, ma non facciamo gli esagerati e rimaniamo nel normale).

Effetti della Bounded Accuracy in D&D 5e

Come accennato, le differenze di capacità nella quinta edizione sono decisamente contenute. Per abilità e tiri per colpire il minimo è grosso modo -1 e il massimo è circa 17 (contando armi magiche e bonus di classe, ma tralasciando buff temporanei).

Cerchiamo di capire cosa significa questo. Confrontiamo ad esempio uno studente abbastanza brillante (bonus in arcana +2 di competenza e +2 di caratteristica) con un arcimago che ha studiato da tutta la vita, dotato della mente più brillante che si possa ottenere (+6 competenza e +5 di caratteristica). Abbiamo una differenza di solo +7.

Quindi lo studente una volta su 5 farà meglio del sapiente e super intelligente arcimago. Se quindi viene fornito un test composto da 5 prove, “mediamente” 4 esercizi saranno svolti meglio dall’arcimago e uno dallo studente.

La cosa vi disturba? A me un po’ sì, effettivamente, ma posso relegarla nello sgabuzzino delle cose strane (assieme al bonus fisso degli scudi, la strana concezione degli HP, ecc) e non terribilmente assurde.

Potrei continuare gli esempi, facendo i calcoli della probabilità anche per confronti tra un ladro con la maestria (o un ranger con la specializzazione nell’arco e l’arma +3) e una persona col malus a destrezza. Però a quel punto dovrei fare anche i calcoli confrontando un guerriero di livello 1 con uno di livello 5 (immensamente più resistente, più esperto e capace di manovre incredibili, ma in fin dei conti dotato di una mira molto simile). Di fronte a questa mole di numeri scappereste di sicuro. Quindi soprassiedo.

Vantaggi della Bounded Accuracy

Non credo di dovermi dilungare su questo punto, ma lo farò ugualmente.
Se la mancata differenza significativa tra i punteggi di un super specialista molto potente e un novellino vi infastidisce, non credo sia il caso di rimuovere la Bounded Accuracy o di andare a giocherellare con la matematica del sistema.

Questo perchè altrimenti si va a minare totalmente il senso di questa edizione: equilibrio e contenimento del potere (come credo di aver detto qui).

Insomma, modificare qualche numero potrebbe togliere uno dei fattori più positivi di questa edizione (e potrebbe essere un problema anche per altri giochi con una struttura simile). Questo è il motivo per cui non ho tirato in ballo la questione quando ho scritto l’articoletto sulle House Rules e varianti in D&D 5e.

Usare Dadi Gaussiani

Un nome roboante per dire, in sostanza, che si usano più dadi al posto di uno. In Arcani Rivelati, il manuale di D&D 3.5, si suggeriva di usare 3d6 al posto di 1d20. In questo modo la distribuzione dei risultati sarebbe stata decisamente più concentrata verso l’interno.

Per tirare meno dadi potreste usare 2d20 e fare la media, ma a quel punto ci sarebbero un po’ di calcoli extra da considerare.

Se solo qualcuno avesse fatto un tira dadi gaussiani online…aspetta! Forse qualcuno l’ha fatto!

Critici e 20 Naturali

Palesemente il 20 non verrà quasi mai fuori. Se la cosa vi disturba, quando usate i dadi gaussiani dovreste inserire una variante per cui si fa critico anche con il 18 e il 19.
Per chi è dotato di poteri per fare critico anche col 19, dovreste dare anche il 17.

Se volete aumentare leggermente la possibilità di critici, potete dare come base il 17-20 e per chi ha un critico aumentato anche il 16. Ho già accennato al fatto che aumentare gli effetti dei critici e dei maldestri è rischioso per i PG. Però se volete farlo non verrò certo a picchiarvi.

Questi numeri sono ovviamente variabili e dipendono dall’algoritmo usato per il lancio di dadi gaussiani. Se usate programmi della concorrenza (bastardi, più della spada!) informatevi sulla distribuzione statistica e regolatevi di conseguenza.



Detto questo, se vi interessano queste robe, c’è tutto un settore riguardo approfondimenti sui GdR.

Altrimenti potreste buttarvi sulla sezione D&D 5e.

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2 commenti su “Limitare la casualità dei dadi – D&D 5e e GdR”

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