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Il Drago è il Maiale Fantasy – Non solo D&D

Il drago. La straordinaria creatura iconica del mondo fantasy. Talmente iconica da fare parte del titolo del Gioco di Ruolo più famoso al mondo (anche se molti di voi vorrebbero giocare la “e commerciale“, lo so). Se si dovesse paragonare il drago a una creatura realmente esistente, a quale verrebbe associata e perchè proprio al maiale?
Calmi, state calmi. A che pensavate? Al leone? Al varano? No, no siete fuori strada, mi spiace.
Ora vi spiego, ma prima devo dirvi che questo è l’articoletto per il tema di settembre del Vecchio Carnevale Blogghereccio. Il tema era proprio “I maiali“.

Il drago è la versione fantasy del maiale

Del drago non si butta via niente

Non so quanto si usi dalle vostre parti, ma qui a Bologna è facile aver sentito dire varie volte “del maiale non si butta via niente” (almeno se avete una certa età).
(TW: macellazione di animali)
Questo perchè oltre a tutte le parti “famose” (prosciutto, spalla e pancetta, per dire), si mangiano le orecchie, i piedi, si mangia la coppa, col grasso si fa lo strutto, col sangue si fa il sanguinaccio, con le interiora si possono insaccare i salami, con i pezzetti meno pregiati si fanno tutti quei salumi “misti” e anche le ossa e la cotica si possono bollire per dare sapore.
Una volta anche pelle e peli avevano il loro utilizzo.

Quindi la macellazione del maiale non era solo il momento in cui si otteneva il cibo, ma ci si preparava a ricavare di tutto da questo animale, senza buttarne via nemmeno un grammo.
(ok, fine del TW, direi)

Del drago non si butta via niente – D&D 3.5

Questa frase venne proferita da un mio giocatore (che ha anche la sfortuna di essere mio fratello, ma non importa) durante una campagna di D&D 3.5 tipo ventordici anni fa.

Beh, se ci pensate nella terza edizione era drammaticamente vero. Con l’uscita del Draconomicon (uno dei miei manuali preferiti) e dell’abilità di artigianato draconico, uccidere un drago significava ottenere un sacco di materie prime.

Le scaglie sono usate per le armature e gli scudi. Com’è ovvio.
Con i denti si possono fare delle armi.
Il sangue è ottimo per gli elisir (che però sono dei consumabili e li odio).
Le ossa sono perfette per fare gli archi (che fanno pure un male cane, li adoro).
Con la pelle si fanno i mantelli.

Poi con Races of Dragons sono arrivati perfino gli innesti draconici. Quindi anche parti prima scartate, come ali, cuore, occhi, corna e coda iniziavano ad avere un valore di mercato.

Quindi ogni volta che si sconfiggeva un drago (siamo arrivati tipo a lvl 22, quindi è successo più di una volta), si potenziava l’equipaggiamento e si rivendevano parti del corpo!
Scabroso? Forse. Redditizio? Sicuramente! (proprio come gli affari della vita vera!)

Stormbringer e le gemme dei draghi

In realtà nella nostra vita da giocatori, l’abitudine di estrarre dai draghi parti interessanti è cominciata prima di D&D 3.5.

Infatti negli anni 90′ abbiamo giocato un sacco a Stormbringer (se non lo conoscete, ne parlo qui. Molto Old School, ma interessante si vi piace Moorcoock).
Da qualche parte veniva detto (o forse ce lo siamo sognati?) che come cuore (o cervello?) i draghi avevano una gemma carica di potere magico. Quindi anche qui, l’uccisione di un drago (che sì, da ambientazione dovrebbero essere rarissimi, ma eravamo piccoli e indisciplinati) finiva con una macellazione.

Se vi ricordate questa cosa della gemma carica del Mana del drago, fatemi sapere dove veniva presentata che io ho un vuoto di memoria (stupida vecchiaia).

I Draghi da Macello in altri giochi

In Rolemaster abbiamo ottime armature con livelli di protezione eccellente create proprio a partire dalle scaglie di drago (sia quelle pesanti e poderosissime (TA20) sia quelle ottime contro gli incantesimi! (TA12)).

In Pathfinder e in D&D 5e abbiamo, com’è logico aspettarsi, armature con scaglie di drago, molto comode soprattutto per chi non vuole indossare corazze di metallo.



Vi vengono in mente altri GdR in cui il drago è un ottimo fornitore di materie prime per equipaggiamento?

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4 commenti su “Il Drago è il Maiale Fantasy – Non solo D&D”

  1. Appena ho letto il titolo ho detto “eh certo, perché del drago non si butta via niente”. Paragone azzeccatissimo

    1. Ahah! Grazie!
      Purtroppo poi non sono riuscito a finire la carrellata dei vari giochi in cui si usano parti di drago e ne ho segnati solo alcuni.
      Peccato, magari pian piano qualcuno scriverà dei suggerimenti e li aggiungerò! 🙂

  2. “Del Drago non si butta via niente” è un vecchio tormentone del newsgroup it.hobby.giochi.gdr.
    Se cerchi da quelle parti potresti trovare nuovi spunti.

    SO che sei abbastanza saggio da sapere cos’è un newsgroup 😛

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