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Missioni Spaziali ed Esplorare Pianeti in D&D 5e

Chi non ha mai pensato di iniziare una missione esplorativa in un altro pianeta in una classica campagna fantasy di D&D 5e? Spero nessuno, sinceramente.
Però questo mese il tema del Vecchio Carnevale Blogghereccio è Pianeti e non sapevo cosa fare, anche perchè da poco avevo fatto classi astrologiche per D&D 5e. Quindi vi beccate questa roba. In pratica voglio vedere se un PG di alto livello riesce ad arrivare sulla Luna o comunque un copro celeste. Quindi diamoci dentro con questa fantascienza bizzarra.

Questi pianeti sembrano anche vicini. Magari ci si arriva facilmente con un salto…

Pericoli dello Spazio

A parte alieni, asteroidi e tutto il repertorio delle minacce fantascientifiche, una persona che si ritrovasse nello spazio avrebbe una serie di problemi potenzialmente letali:

  • Il freddo. Se non si è illuminati dal sole, si possono raggiungere temperature prossime allo zero assoluto (pianse quel giorno Acquarius).
  • La mancanza di aria. Questo è un problema sia che abbiate la pessima abitudine di assumere ossigeno, sia per problemi di mancanza di pressione esterna.
  • Il caldo. Eh, come quando metti il maglione ed è troppo caldo, poi lo togli ed è troppo freddo. Battute a parte, i raggi solari non filtrati dall’atmosfera rischiano di ustionare.
  • Radiazioni. La mancanza di protezione data dalla Terra espone i girovaghi dello spazio a radiazioni particolarmente alte.
  • Poi abbiamo una serie di problemi minori (osteoporosi, calo della vista) e le ovvie difficoltà di movimento.

Come arrivare in un altro Pianeta

Ecco a voi un simpatico amico di lvl 17: Trasporto, l’Uccello Morto.

Trasporto era un Aarakocra, poi è morto ed è tornato come Reborn. Questo l’ha reso inviso ai suoi amici e parenti, forse per via della puzza, forse perchè era antipatico anche prima e cercavano una scusa. Chissà.
A questo punto, Trasporto decise quindi di andarsene. Ma come fai ad allontanarti da delle creatur che volano? Un’isola o la cima di una montagna sono decisamente raggiungibili. Sebastian gli disse di andare in fondo al mar, ma lui decise di puntare più in alto: la Luna.

Razza: Reborn (Aarakocra)

Classe: Mago (Evocatore) 6 / Ladro 2 / Monaco 6 / Bardo (college of Swords) 3

Equipaggiamento: Matalotok.

Talenti: Mobile.

Eccoci qua. Il Reborn non respira e quindi non ha nemmeno l’aria nei polmoni. Inoltre è resistente ai veleni (e le radiazioni in termini di gioco io direi che sono assimilabili ai veleni, ma è una scelta personale).

Il Matalotok [Baldur’s Gate – Descent into Avernus] ci rende immuni al freddo. Molto comodo non ghiacciare.

Il mago ci rende resistenti al fuoco, quindi evitiamo le fastidiose ustioni.

…e essendo Aarakocra, possiamo volare. Lo so, non si può volare nello spazio.
Però le regole non dicono nulla al riguardo. Parlano dei rischi sopra i 10000 metri di altezza (respirare e forse freddo) e non fissano assolutamente un limite massimo alle capacità di volo. Profit.
(se proprio non vi piace, prendete un oggetto magico per volare e accettate di non avere assolutamente buon gusto).

Ora, la distanza tra la Terra e la Luna è di circa 38.000 km. La distanza percorsa normalmente da un umano in un giorno è di circa 48 km (se va veloce e prende alcune penalità che non ci interessano).
Però noi prendiamo l’Aarakocra di Elemental Evil (che va a 15 metri) più i bonus del monaco, del bardo (sì, ogni round attacchiamo l’aria. Problemi?) e del talento, arriviamo a 27 metri al turno. Cioè il triplo di un umano. Cioè 144 km al giorno. Poi facciamo una mossa sporca e decidiamo che con l’azione di scattare attivabile come azione bonus dal ladro, noi si possa andare al doppio della velocità sopracitata. Inoltre il Reborn fa un riposo completo in solo 4 ore. Quindi potremmo aumentare le ore camminate di un buon 20%.

Morale della favola in solo un anno di svolazzata, potremmo comodamente arrivare sulla Luna. Che poi a conti fatti è circa 5 volte tanto quello che ci ha messo Colombo per andare in America.
(Sì, lo so che oltre all’assurdità di volare nello spazio, la questione non è così semplice. Però lasciate sognare il povero Uccello Morto).

Invece un vero e proprio pianeta, come Marte, richiederebbe qualcosa come 2000 anni di viaggio. Per quello dovremmo convincerci ad usare Teletrasporto (che sarebbe la soluzione più ovvia, ma proprio per questo, la più banale).


E niente, questo è tutto. Ringrazio l’autore di questa guida che mi ha aiutato davvero a risolvere le problematiche del viaggio nello spazio (anzi, scrivetegli dicendo di aggiornarla con le nuove uscite!).

Se vi piacciono le schede in D&D 5e, sappiate che ho una sezione apposta nel blog.

Magari le build vi hanno stancato e volete parlare di metodi e approcci ai GdR in generale?

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