In questa recensione di Gloomhaven vi parlerei sia del gioco da tavola, gioco in scatola, diciamo, e del videogame che ne è stato tratto. Tanto le regole sono davvero le stesse.
L’esperienza di gioco è ovviamente diversa, perchè la versione da tavolo si gioca in gruppo con gli amici e il videogioco da soli davanti al PC. Quindi, in questa recensione vorrei parlare soprattutto delle regole e di alcuni pro e contro delle due versioni. Il gioco è davvero imponente e quindi semplificherò un po’ alcuni concetti, in modo da riuscire a dare un’idea del GdT e del videogioco senza però ammorbarvi con tutti i dettagli del regolamento.

Obiettivo
Il gioco (sia in versione da tavolo che videogioco) permette di interpretare un gruppo di eroi che affronta degli scenari disposti su una griglia esagonale in cui deve sconfiggere dei nemici. Ok, in alcuni lo scopo è difendere qualcosa o portare un oggetto o una persona da qualche parte, ma anche in quei casi alla fine il gioco è menare dei nemici e cambia solo un po’ la tattica.
Meccaniche
In Gloomhaven ci sono diverse classi di partenza (poi se ne possono sbloccare altre nel corso del gioco): il Bruto (un guerriero resistente), la Canaglia (ladro/assassino), il Cuore di Roccia (grosso, con alcune mosse particolari), la Maga (maga/elementalista), l’Inventore (attacchi a distanza, aoe, supporto) e il Ladro Mentale (un po’ ladro, ma un po’ di status e buff su di sé).
Ogni classe ha (oltre ai propri Punti Vita) una lista di carte specifiche tra cui scegliere.
Ogni carta presenta 3 parti chiave:
L’azione alta, l’azione bassa e il numero centrale.

Ogni turno tutti i PG coinvolti scelgono 2 carte tra quelle attive, scegliendo tra i due numerini centrali quale determinerà la nostra iniziativa.
I mostri presenti nella stanza a loro volta estraggono una carta di azione dal loro mazzo personale e poi si agisce in ordine crescente di iniziativa.
I mostri agiscono eseguendo l’azione in base alla carte, seguendo il percorso più veloce per attaccare il nemico più vicino, in maniera molto lineare.
I PG invece possono scegliere da una carta l’azione del riquadro alto e dall’altra quella del riquadro basso. Quindi se le azioni belle erano tutte e due in alto o tutte e due in basso o tutte e due sulla stessa carta, siamo fregati e dovevamo scegliere meglio.
Per fortuna ogni carta ha anche come azione di default sul lato alto un attacco da 2 danni e sul lato basso un movimento da 2 esagoni.
Le carte sono abbastanza dipendenti dal linguaggio, ma come si può vedere dall’immagine qua sopra, ci sono simboli per facilitarci e per capire quale sia la distanza a cui possiamo attaccare, quale sia l’area, se ci siano effetti aggiuntivi come immobilizzare o stordire o anche quanti esagoni di spinta subisca il bersaglio.
Come si può immaginare, c’è molta tattica: le capacità sono diverse in gittata, area ed effetto, poi ci sono le cure, i buff, movimenti speciali e tanto altro. Quindi fare una partita significa rimanere concentrati a scegliere l’opzione migliore in base alla situazione.
Questo anche perchè ogni carta usata va scartata. Quando si rimane senza carte si può fare un riposo e recuperare le carte scartate, ma al costo di bruciarne una. Quando non si hanno più carte, perchè son tutte bruciate, il PG è “esausto” e rimarrà ko fino alla fine dello scenario.
Cito solo di sfuggita che alcune carte invece che finire scartate si bruciano direttamente (perchè son più forti, di solito), che si possono anche evitare danni di un attacco bruciando carte e che alcuni rari effetti fanno recuperare anche carte bruciate.
Abbiamo parlato tanto di tattica, ma c’è anche da considerare il caso. Perchè quando si attacca bisogna estrarre anche una carta speciale per determinare il danno. Oltre al critico (danno x2) e il maldestro (azzera i danni) ci sono carte generalmente con bonus/malus di 1 o 2.
Meccaniche Extra Missione
Avanzando di livello si possono migliorare i mazzi di danno (tipicamente riducendo il numero delle carte negative ed aumentando quelle positive) e si ottengono anche nuove carte azione con cui comporre il proprio mazzo. Le nuove carte tendono ad essere mediamente più forti, ma non è così impattante, per cui se giocate con PG di livello diverso tra loro non è grave. Tenete anche conto che il livello (e il numero) dei PG influenza il numero e la potenza dei nemici!
Inoltre tra una missione e l’altra i PG ripassano dalla città, proprio come fosse un gioco di ruolo EUMATE, e possono anche usare i propri soldi per comprare oggetti magici. Pozioni, armi magiche, stivaletti della velocità, armature…
Faccio notare che anche gli oggetti tipicamente “consumabili” si recuperano a fine scenario, mentre altri si recuperano addirittura con un riposo.
In aggiunta nel viaggio verso la missione bisogna sempre estrarre una carta per determinare l’evento casuale. Ad esempio avete fame e trovate qualcosa che sembra quasi commestibile (esistono varie carte con situazioni simili). Potete scegliere se mangiare o no: nella versione fortunata mangiare vi darà un bonus e non mangiare niente; nella versione sfortunata mangiare vi avvelena e non mangiare vi rende affamati dandovi un altro malus. Ovviamente non lo sapete mai prima e le carte son talmente tante che sarà dura impararle a memoria.
Oltre all’avanzamento del PG, completare missioni e prendere certe scelte negli intermezzi può far migliorare la reputazione del gruppo (che darà sconti negli acquisti) e la prosperità della città (che darà accesso a oggetti migliori e permetterà di creare nuovi PG di livello maggiore) e in questo modo avvantaggiare chi si inserisca più tardi nella partita.
Però non c’è solo questo, infatti ogni PG ha una propria missione personale, come ad esempio uccidere certi nemici, comprare certi oggetti, ecc. Una volta completata, il PG sarà “in pensione” e non sarà più utilizzabile. Però si sbloccherà una nuova classe PG.
Esistono 11 classi nuove (quasi il doppio di quelle iniziali, quindi!), che non starò a elencare, ma son comunque diverse tra loro, particolari e alcune anche davvero belle (Orso e Bardo, sto pensando a voi <3).
Gloomhaven, vi sarete resi conto, non è semplicissimo (considerando che alcune cosette le ho pure omesse/semplificate per non uccidervi di noia), però la fortuna è che non richiede master, ma che almeno uno abbia studiato bene bene le regole e che quindi si possano anche gestire i mostri oltre a saper gestire velocemente dubbi regolistici.
Ho parlato di estrazioni di carte, ma come detto all’inizio il gioco al computer è uguale, solo che le carte le estrae il programma.
Pro e Contro – Versione Digitale e Fisica
Allora, inizio subito palesando la mia preferenza: quella digitale. Però ho un forte bias: infatti se ho una serata libera e qualche amico con cui giocare, disposto a stare a un tavolo a far agire un alter ego che vive un’avventura…allora io gioco a D&D (usato per antonomasia per indicare un qualsiasi GdR. La mia preferenza lo sapete, è per Gurps, Rolemaster o Fabula Ultima) piuttosto che a Gloomhaven.

Mentre la versione digitale non offre questo paragone e quindi non dovendo competere coi GdR la trovo molto più godibile.
Inoltre permette di giocare nei ritagli di tempo, non richiedendo la preparazione e la sistemazione dei pezzetti nella scatola (parliamo di quasi un’ora di tempo tra settare lo scenario e risistemare) e non avendo bisogno di altri giocatori. Poi non ho tutta la seccatura di mescolare mazzi, gestire le regole e spostare pupazzetti. Insomma, io ci giocavo anche 15 minuti prima di timbrare, poi in pausa pranzo e poi finivo la partita comodamente dopo lavoro, se non avevo già perso.
Certo, a confronto con altri videogiochi può essere legnoso e impegnativo, per non parlare della grafica non da tripla A.
Poi il gioco da tavolo ha materiali davvero di qualità, se siete sensibili all’argomento.
Inoltre può essere uno spunto per giocare in compagnia, se proprio non ne avete altri.
Chiaramente la qualità si paga: il gioco da tavolo costa 150 euro e il videogioco invece 35 euro (poi io lo presi gratis su Epic Games, tra l’altro).
Ah, ultima questione: il videogioco non vi fa barare e cambiare le regole. Decidete voi se questo è un bene o un male.
Se vi piace leggere recensioni, qua ne ho un po’ riguardo videogiochi.
Qua invece GdR e giochi da tavolo (che dovrei separare).
Se invece vi piace barare e lo fate quando siete master…allora ecco un articolo per voi.