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Il fiore degli Elfi – Lontani dal Terreno – Ambientazione

Ce la sto facendo, ormai sono alla fine di questo 2024 e ogni mese ho fatto uscire un articoletto su questa strana ambientazione (Lontani dal Terreno) in cui gli umanoidi e in generale le razze intelligenti sono alte 1/100 del normale (quindi meno di 2 cm per gli umani) e in cui dal terreno fertile (la Terra Viva) spuntano mostri. Mi sono concentrato soprattutto sulla Secca, divenuta una zona ricca e popolosa grazie alla Via delle Foglie e del Ferro, la rotta commerciale che unisce i territori stirpelementali con gli alberi in cui vivono gli elfi. Oggi parleremo proprio di questi ultimi: la civiltà elfica da cui si sono scissi gli elfi che ora vivono nelle Radici. Come per le terre stirpelementali, non ho giocato molto in questa zona, solo un breve inizio di campagna, quindi farò solo accenni sulle questioni più importanti, tuttavia, come potrete immaginare, le cime degli alberi sono potenzialmente una delle zona più ampie in questa ambientazione. Questo per il semplice motivo che si possono avere zone molto estese (un’intera foresta) completamente al sicuro dai mostri del terreno e in cui le società siano collegate l’una all’altra da percorsi sui rami.
Questo articoletto vale anche per il Vecchio Carnevale Blogghereccio, questo mese infatti si parla di fiori

Come sempre se per caso leggete i miei sproloqui su questa ambientazione, vi chiedo di lasciare un commentino, o di farmelo sapere via social, così mi sembra di parlare un po’ meno da solo. Grazie a tutte le persone che hanno mostrato sostegno fino ad ora.

Sì, ci sono gli elfi, c’è il fiore, c’è lo sfondo boschivo, ma non c’entra molto con l’ambientazione anche perchè loro sono troppo grandi e sono sul terreno. Mi accontenterò

Città Elfica

La Città orbita attorno a una enorme quercia secolare. Dal tronco di questo albero partono 12 enormi rami principali. Su ciascuno di essi vive una diversa famiglia elfica. Dove per famiglia si intende famiglia molto allargata con migliaia di abitanti per ramo.
Sul tronco vi sono tutti gli edifici organizzativi centrali e tutti i luoghi pubblici principali. L’accesso ai vari rami è consentito liberamente, esistono solo vincoli riguardo la presa di residenza.

Ogni famiglia possiede un governo autonomo, con grande spazio di autodeterminazione, sebbene alcuni ambiti siano delegati al Consiglio Supremo: ad esempio tutto quello che coinvolga rapporti tra più famiglie, la religione, la magia e i rapporti con altre città.
Il Consiglio è composto da un rappresentate che ogni famiglia nomina con criteri insindacabili.  

Di norma si tratta di elezioni in cui si sceglie uno dei più rispettabili e anziani membri della famiglia, seppure con regole elettive con sfumature diverse. Tuttavia sono presenti anche metodi di scelta particolari, come sfide nell’arte magica, misurando chi sia il più abile a creare fiori, oppure anche casi in cui il successore sia scelto arbitrariamente dal rappresentante in carica.

Poi in realtà i rami abitati sono solo 11. Il dodicesimo ramo è volontariamente lasciato vuoto e su di esso è vietato installarsi in maniera permanente o costruirvi abitazioni. Però ne parliamo meglio dopo.

Le diverse famiglie, nonostante le differenze, condividono varie caratteristiche. Vivono tutte a stretto contatto con la quercia, in case ricavate principalmente plasmando il legno dell’albero. 

Gli incantesimi di controllo naturale diffusi non si limitano ad alterare i vegetali: infatti le loro doti magiche permettono di addomesticare gli animali. Non è inusuale per esempio vedere gruppi di elfi in groppa a qualche piccolo ghiro. Gli insetti sono più difficili da controllare, tuttavia sono spesso allevati e talvolta utilizzati per semplici lavori (come scavare nel legno, recuperare specifici semi e via dicendo). Per gli uccelli è un discorso a parte: si sta provando ad addestrare i regulus, tuttavia il fatto che siano di base insettivori rende gli ammaestratori molto a rischio di diventare spuntini. Si ha leggermente più fortuna coi rettili: i gechi sebbene siano ugualmente insettivori sembrano più bendisposti ad essere addestrati. Sebbene per ora sia più un’eccezione piuttosto che la regola.

La magia è anche utilizzata per rinforzare il legno o i carapaci di insetti in modo da ottenere materiali duttili e resistenti e sopperire alla quasi totale mancanza di metallo (il quale giunge solamente dalla Via delle Foglie e del Ferro).

Vicini al Terreno

Vi è un’organizzazione “sovrastatale” di incursori, cui possono accedere tutti indipendentemente dalla razza. I Toccaterra. Persone decisamente sopra la media dotate di addestramento speciale, in grado di effettuare incursioni fin sul terreno. Ovviamente solo dopo vari anni di esperienza ed aver mostrato le proprie capacità si è scelti per vere e proprie missioni sul terreno. Le reclute e i neofiti, pur essendo straordinariamente capaci rispetto agli avventurieri standard, si limitano ad arrivare nei pressi del suolo.

Le loro finalità sono principalmente la raccolta di materiali, che si tratti di funghi o piante o perfino parti di mostro. queste vengono vendute a carissimo prezzo ai vari mercanti e col ricavato si finanzia l’organizzazione, consentendo loro di pagare buoni stipendi a chi compie le missioni e a fornire equipaggiamento ed addestramento a prezzi decisamente vantaggiosi.

Spesso sono ingaggiati anche come scorte per carovane che devono passare vicine al terreno, missioni di recupero di oggetti caduti o per affrontare creature pericolose troppo vicine agli insediamenti urbani.

Molti lamentano il crescente potere di questa organizzazione, sebbene per ora si sia tenuta distante da questioni politiche, sebbene stia innegabilmente gestendo un grande afflusso di denaro e possa annoverare la maggior parte delle persone più potenti di questa porzione di bosco.

Diaspora – Gli Elfi delle Radici e il Fiore degli Elfi

Gli elfi delle Radici che vivono nella secca, vari secoli fa, erano una delle dodici famiglie, famosi per l’uso della magia musicale, basata su ordine e armonia. 

Non sono mai state una delle famiglie più influenti, ma i loro rapporti con il resto della città erano buoni. Questo almeno finché non sorse una collaborazione tra altre due famiglie. Unendo le conoscenze tecniche di una famiglia con le capacità magiche dei devoti di Tallim della famiglia sul ramo opposto, venne sviluppata la coltivazione di una pianta in grado di produrre fiori magici

Fu proprio grazie all’uso dei pollini estratti da questi fiori che furono prodotti elisir in grado di rendere gli animali più facili da addomesticare e componenti arcane capaci di potenziare le capacità magiche degli incantatori, infine se cosparso su una pianta facilita enormemente la sua crescita.

Sebbene questo possa sembrare un enorme vantaggio, la futura famiglia delle radici si oppose. Per loro il culto di Tallim non dovrebbe essere utilizzato in questo modo, anche perchè non è chiaro il rapporto tra la divinità dell’agricoltura e il fatto che  dal terreno sorgano mostri. Inoltre erano enormemente sospettosi su questo fiore, coltivato nei nodi della Quercia. Secondo loro questo avrebbe sfruttato in maniera indebita l’energia vitale dell’albero su cui si fondava la civiltà elfica, rompendo il perfetto equilibrio magico-naturale. 

I protestatari furono accusati di essere mossi solo dalla volontà di evitare che la magia naturale diventasse ancora più forte rispetto alla magia musicale, rendendola ancora più marginale. Quindi la coltivazione del fiore iniziò a diffondersi.

La famiglia della magia musicale fu sempre contraria e monitorò attentamente gli usi e le conseguenze, portando all’attenzione globale casi di reazioni avverse, inizi di dipendenza e vari controindicazioni quando se ne abusava.
Le loro rimostranze furono ignorate e la tensione tra loro continuò a crescere e si iniziava ad assistere a litigi e vere e proprie risse, specialmente tra i giovani. 

Per evitare che si arrivasse a un punto di rottura insanabile, la famiglia prese una decisione drastica: abbandonare per sempre l’albero, cercando una nuova dimora. 
Fu così che finirono nelle Radici della Secca, portando con loro la tradizione della magia musicale oltre a una nuova eredità: i loro trascorsi li avevano resi molto sospettosi sia verso Tallim, sia nei confronti di qualsiasi violazione delle regole. 

L’uso del fiore si diffuse, migliorando enormemente lo stile di vita nella comunità. Tuttavia con la diffusione diventò palese anche la realtà delle controindicazioni: effettivamente chi ne abusava sviluppava una dipendenza e le sue capacità di discernimento risultavano annebbiate. Inoltre nei pressi delle zone caratterizzate da una coltivazione intensiva del fiore si potevano notare strane chiazze sulla corteccia della Quercia.
In seguito a vari controlli vennero poste limitazioni all’uso dei pollini e alla coltivazione del fiore, sebbene non vi sia ancora il divieto di utilizzarlo. 

Questo rese molto più distesi i rapporti tra la città e i fuoriusciti, che infatti ora sono il punto di collegamento privilegiato nella via delle foglie e del ferro. Alcuni degli elfi delle Radici pensano di chiedere al Consiglio Supremo di poter ritornare e stabilirsi nel ramo, mentre altri vorrebbero aspettare l totale messa al bando di questo fiore.
Per il momento comunque l’idea è solo uno sporadico pensiero in una minoranza degli abitanti, poiché la posizione delle radici è molto comoda, economicamente vantaggiosa, inoltre la maggior parte dei fuoriusciti è nata lì (spesso anche da genitori nati in quel luogo) e quindi non sente un forte richiamo verso la terra d’origine.

Che succede nei Dintorni?

Ho giocato pochissimo in questa zona, quindi figuriamoci i dintorni. Quello che posso dire è che effettivamente gli alberi possono essere messi in contatto tra loro in maniera abbastanza semplice.

Anche quando i rami non si toccano effettivamente, basta lanciare una corda per effettuare uno spostamento e quindi collegare tra loro diverse realtà. Questo permette lo sviluppo di un mondo ampio e variegato, al contrario di altre zone che per loro natura sono più isolate (come la Baia di Sila Bleskova o l’Isola del Castello, ma anche la zona della Secca che seppur collegata non permette spostamenti rapidi e semplici).

Dunque secondo me potrebbe essere interessante aggiungere insediamenti diversi, anche basandosi sulla diversa forma degli alberi e sulle loro caratteristiche.

  • Aghifoglie sempreverdi per esempio offrirebbero una copertura costante per tutto l’anno.
  • Alberi con frutti commestibili sarebbero un ottimo posto per ottenere facile nutrimento. 
  • Piccoli arbusti potrebbero essere luoghi estremamente pericolosi poiché non abbastanza lontani dal terreno da evitare i mostri. 
  • Gruppi di piccoli alberi possono essere collegati da strutture permanenti in legno.
  • Alcune creature potrebbero vivere anche in alberi cavi.

Quindi c’è lo spazio per mettere anche altre razze, ciascuna con una società diversificata e caratteristica. O volendo si può abbandonare la divisione in razze. Non so, non posso dettagliare tutto un mondo in 12 post, abbiate pazienza.

Ovviamente sebbene i collegamenti siano fisicamente fattibili, non significa che siano facili. Anzi: gli animali insettivori e i piccoli carnivori sono una minaccia incombente per chiunque si allontani dalla protezione di un centro abitato. 

Inoltre il problema del brigantaggio rimane estremamente marcato, in quanto nessuno ha le risorse per iniziare a tentare di debellarlo. Dunque aspettatevi che una carovana sia considerata un bersaglio appetitoso per chiunque viva ai margini della legge. 

Per finire non bisogna dimenticare i problemi climatici: temporali, folate di vento, grandine ecc sono decisamente più pericolose che per gli umani. Quindi meglio essere pronti a tutto.




Sì, so che non ho dato tante informazioni su questa zona, ma al momento sono concentrato sulla Secca e questi sono solo i dintorni.
Se volete approfondire l’ambientazione, in questo link ho messo tutti gli articoletti collegati.

Altrimenti potreste cercare un Gioco di Ruolo adatto, nel caso ho un tot di recensioni per voi.

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2 commenti su “Il fiore degli Elfi – Lontani dal Terreno – Ambientazione”

  1. Questa società mi interessa moltissimo, trovo i governi basati sul rapporto tra grandi famiglie molto affascinanti.
    Ho dei dubbi e delle curiosità che sarebbe bello approfondire nei prossimi articoli:
    -nel dettaglio, come sono queste famiglie? Quali sono i rapporti di forza?
    -si possono raggiungere altre civiltà, camminando sui rami?
    -i Toccaterra hanno interessi politici?
    -visto che i mostri possono scalare gli alberi, capita che gli elfi più vicini al terreno vengano attaccati?

    Grazie per la fantasia è la voglia di scrivere!

    1. Ciao!
      Per fortuna Lore24 è quasi finito e penso che mi prenderò una pausa dalle ambientazioni che è stata una faticaccia! 😅
      Quindi:
      – il dettaglio delle famiglie magari il prossimo anno.
      – Si possono certamente raggiungere altre civiltà camminando sui rami.
      – i toccaterra non hanno interessi politici come gruppo, ma i singoli al suo interno hanno sicuramente interessi politici talvolta, anche se non necessariamente omogenei. (alcuni potrebbero voler far arricchire la propria famiglia-città-regione, altri la propria Chiesa o associazione di altro tipo, altri potrebbero voler usare il loro prestigio per raggiungere posizioni di potere. Però non si muovono come un gruppo unico con una specifica mira politica (a meno che non vengano toccati i loro interessi diretti di Toccaterra, nel caso sono coesi e implacabili), almeno per ora)
      – questa città è sulla cima di una quercia e quindi decisamente al sicuro, ma nelle città più in basso possono sorgere problemi di mostri, talvolta

      Grazie mille davvero per aver seguito per un anno intero questo progetto <3

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