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Recensione The Owl House – Stregoneria e Mistero in un Cartone Per Bambini

Come sapete ci tengo molto all’educazione della mia prole, quindi provo a proporre loro sempre nuovi cartoni, così evitano di guardare solo video di scemenze. Ci siamo imbattuti in questo cartone che all’inizio sembrava un po’ una copia di Hilda con una spruzzatina di She-Ra, ma che poi pian piano ha iniziato ad assumere una sua identità, rivelandosi davvero interessante. Alcuni momenti sono stati un po’ impegnativi per la piccoletta di 5 anni, ma a parte questo direi che è andata abbastanza fluida e ai miei eredi è piaciuta e non vedevano l’ora venisse il momento di guardare la puntata successiva. ATTENZIONE: la serie al momento non è terminata. Sebbene la seconda stagione sia conclusa, è attualmente in lavorazione una terza stagione composta da 3 episodi speciali da 45 minuti. Però visto che i tempi saranno lunghi, io vi faccio la mia recensione prima di scordarmi tutto.

Mistero, magia e intrighi in questo bel cartone targato Disney

Partenza lenta e Similitudini

La giovane ragazza protagonista ha un carattere difficile, non vuole socializzare e preferisce la solitudine e l’esplorazione, mentre la madre la spinge ad essere più estroversa. Solo io ho rivisto una copia di Hilda?

Inoltre quando si fa degli amici questi sono una ragazza impacciata e un ragazzo di colore. Uh, pensa, proprio come in She-Ra.

Comunque all’inizio abbiamo la protagonista, la piccola Luz Noceda (di cui avete le schede in D&D qui, che però spoilera un po’) che (MINI SPOILER) finisce in un mondo magico e misterioso e incontra subito la strega che vive nella dimora da cui prende il nome il cartone. Eda vive appunto nella casa del gufo, the Owl House.

La prima avventura che vivono insieme, vale a dire recuperare la corona del pucciosissimo e autoproclamato Re dei Demoni è piuttosto mogia. Alcune belle battute, ma nel complesso mi pare che la partenza sia faticosa.

La parte più interessante viene dopo quando (SPOILERINO) Luz decide di rimanere in quel mondo per provare a diventare una strega. Da qui il sottotitolo dell’edizione italiana: L’aspirante Strega.

Ambientazione

Il Regno dei Demoni è formato da cadaveri di Titani che giacciono sul Mare Bollente. Non immaginatevi cose splatter, tranquilli, potete farlo vedere ai vostri piccoli. La Magia permea ogni cosa e viene studiata a scuola fin da piccoli. Le creature che si incontrano sono bizzarre, ma presto si vedrà quanto i loro problemi siano talvolta incredibilmente umani.

Quindi oltre a socializzare con gli esclusi dalla società caratterizzati da forme buffe, si potrà esplorare la scuola di magia, ma anche avere a che fare con la Congrega dell’Imperatore che prova a mettere in riga tutte le streghe ribelli come Eda o invischiarsi nei giochi di potere a palazzo o nell’alta borghesia.

Personaggi

Luz Noceda: Molto simile a Hilda. Infatti è solitaria, amante del mistero e dell’esplorazione, affascinata dalla magia e bendisposta verso gli emarginati e le persone in difficoltà.

Eda: Una potente strega molto esuberante e piena di sé. Purtroppo è sotto l’effetto di una maledizione che a volte le fa perdere il controllo trasformandola.

King: Dolce batuffolino peloso. Crede di essere il Re di tutti i demoni nonostante sia un morbidino.

Ecco King, potete ammirarlo in tutta la sua somiglianza con Cubone

Amity Blight: Una giovanissima strega molto dotata e arrogante di buona famiglia. Ricoprirà il ruolo di antagonista di Luz all’inizio. Specializzata nella magia degli Abomini (golem appiccicosi).

Willow Park: Un’altra streghetta, ma anche se una volta era amica di Amity, ora è tutto l’opposto: non è abile con gli incantesimi, è insicura e timida.

Augustus “Gus” Porter: Un piccolo illusionista. Socievole e spontaneo riesce subito a legare con Luz.

Gufy: Un gufo magico vincolato alla “Casa del Gufo“. Esuberante e chiacchierone cerca spesso di intromettersi nei problemi altrui risultando spesso fastidioso.

Belos: L’imperatore che regna sulle isole del Mare Bollente. Ha messo al bando la magia selvaggia, dando la caccia alle streghe come Eda.

Sistema Magico

La magia selvaggia è bandita. Per poter praticare la magia bisogna far parte di una Congrega. Ci si può specializzare nelle Illusioni, nella magia delle Piante, negli Abomini, dei Bardi, delle Pozioni, dei Costruttori, dell’Oracolo, della Guarigione e delle Bestie.

Far parte di una Congrega richiede di essere sottoposti a una procedura che impedisce l’utilizzo di magie appartenenti ad altre scuole. Quindi nessun mago può utilizzare magie di ogni tipo senza essere un fuorilegge come Eda.

L’unica eccezione sono gli appartenenti alla Congrega dell’Imperatore. Solo i migliori e più promettenti maghi possono avere l’onore di far parte di questo corpo scelto capitanato dalla potente Lilith. Tra i compiti di questa Congrega abbiamo ovviamente la lotta contro l’uso della magia selvaggia.

Oltre a questo tipo di magia, ne esiste una versione più spontanea, tipica delle creature demoniache, ciascuna delle quali è in grado di utilizzare un qualche tipo di potere.

Tuttavia alcune creature hanno scoperto un qualche tipo di magia diversa. Non voglio farvi spoiler, però il mondo è intrinsecamente magico e questa magia può in qualche modo essere studiata e replicata.

Se non vi preoccupano gli spoiler, ecco un personaggio della serie che usa quel tipo di magia trasportato in D&D.

Trama e Finale

A parte le difficoltà iniziali già citate, trovo che la serie evolva piuttosto bene. Mano a mano che scorrono le puntate, apprendiamo di più sul mondo, vediamo i personaggi evolvere e i loro rapporti modificarsi. La trama non è solo orizzontale (risolviamo il problema che ci si presenta ora), ma verticale (aggiungiamo piccoli tasselli per quella che sarà l’arco narrativo complessivo).

Io ho apprezzato molto il rapporto di Amity coi suoi genitori, lo sviluppo della figura di Belos (che io chiamo Bezos, ma è un mio problema) e l’organizzazione della scuola di magia. Tre temi in cui non ci si è accontentati di mostrare una situazione interessante, ma si ha avuto il coraggio di farla crescere e modificarsi.

Tuttavia devo sollevare una critica: a un certo punto (circa verso la metà della seconda stagione) mamma Disney ha detto basta. Quindi hanno dovuto chiudere in fretta. Per questo la seconda metà della seconda stagione porta una serie di contenuti che per essere sviluppati come si deve avrebbero avuto bisogno di una terza stagione. Personaggi che evolvono, nuove scoperte, nuovi esseri, avventure: tutto troppo frettoloso.

In aggiunta il finale lascia a dir poco insoddisfatti, ma confido che le tre puntate delle terza stagione siano risolutive.

Considerazioni

Allora, ricordando che è un cartone per bambini, quindi programmando le nostre aspettative al livello del pubblico cui è destinato, io trovo sia decisamente godibile e mi sento di consigliarvelo. Specialmente se lo guardate con dei piccoli goblinoidi troppo cresciuti.

Oltre a essere leggero e interessante, trovo porti tra le righe anche insegnamenti molto validi, come la critica a un sistema scolastico inutilmente rigido e repressivo, una buona rappresentazione delicata di figure LGBTQ+ e uno scorcio dei lati negativi dell’obbedienza all’autorità.

Poi mostrare cartoni fantasy è sempre un buon modo per invogliare le nuove leve a giocare di ruolo!


Se la recensione vi è piaciuta, sappiate che recensisco spesso cartoni, ma principalmente mi occupo di GdR.

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