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I Cadaveri – Vecchio Carnevale Blogghereccio – Aprile 2024

Era da un anno ormai che non ospitavo il Vecchio Carnevale Blogghereccio. Aprile è alle porte e il tema del mese saranno i Cadaveri. Vi rinfresco la memoria: ogni mese, a turno, viene proposto un tema e su questo tema vengono scritti articoletti da vari blogger. Fortunatamente è molto semplice (e gratuito) aprire un blog, quindi potreste unirvi anche voi alla combriccola e scrivere qualcosa su questo tema che, diciamocelo, è bello da morire! (ohohoh!)
Partecipare è un buon modo per conoscere altri blogger, farsi conoscere, mettersi alla prova o trovare spunti interessanti per scrivere articoletti.
Quindi, non state lì fermi immobili come cadaveri (ohohoh) e gettatevi nella mischia. Prendete il coraggio a due mani (che poi non era il coraggio e non servivano neanche due mani (Cit.)) e partecipate.

Il nome perfetto per un cadavere è Dario. Perchè quando non si muove puoi dirgli “Su Dario!”…

I Cadaveri nei GdR

Eccomi quindi a introdurre il tema, che mi pare abbastanza vitale (oh, tra un po’ la smetto con questa battute…forse). Voi siete ovviamente liberissimi di ignorare i miei spunti e parlare di altro.

Cadaveri come Risorse:

Sono abbastanza vecchio da aver giocato a dei D&D in cui dopo ogni combattimento si tiravano i dadi per vedere se nel cadavere del nemico c’erano spade infuocate, anelli magici o diamanti preziosi. Poi se si era disattenti e non si diceva “perquisisco il cadavere” si andava avanti e tutto il tesoro (il “loot” per gli anglodoni) era perduto per sempre. Quanti ricordi.

Per non parlare delle occasioni in cui è il cadavere stesso la risorsa.
Magari bisogna fare come i Fremen per non sprecare l’acqua dei cadaveri. Oppure stiamo affrontando draghi (no, non mario) e ogni sua parte del corpo è un oggetto prezioso (qua ne parlai diffusamente), o più in generale creature magiche (un esempio su tutti: gli unicorni), le cui parti possono servire come materiale o componente (un po’ come la magia oscura del Principe dei Draghi)
Oppure, più prosaicamente dobbiamo solo raccogliere veleno o addirittura solo carne da una creatura morta.

Cadaveri come Informazioni

Come prima cosa penso che venga in mente a tutti i giocatori di D&D l’incantesimo “Parlare con i Morti“. Ogni cadavere diventa un testimone. La svolta.
La loro testimonianza però vale in tribunale? In D&D 3.0 (I signori delle terre selvagge) si suggeriva di no; perche, come tutte le divinazioni, bisogna fidarsi dell’incantatore. Dibattibile, ma narrativamente molto interessante.

A proposito di processi, ma soprattutto di indagini: se giocate a investigativi, trovare un cadavere è sicuramente un momento importante. Potrebbe essere l’inizio di un’avventura o anche un nuovo punto di svolta. Sicuramente sarà fondamentale esaminarlo per trovare indizi: arma del delitto, tipologie di ferite, impronte, tracce, ecc.

Cadaveri nella Campagna

Un cadavere durante una campagna potrebbe significare tante cose. Potrebbe essere morto un PNG a cui eravamo affezionati. Magari un compagno animale (no, non vale come attenuante per compiere un omicidio ai danni del master, mi sono già informato), o il goblin buffo che vi seguiva.

Potrebbe essere morto un personaggio meno simpatico, ma più importante: il re, il mago saggio che vi guidava, il comandante dell’esercito nemico…

Insomma, potrebbero essere spunti per portare in gioco nuove emozioni o cambiamenti di scenario, stravolgimenti politici, misteri e chi più ne ha, più ne metta. Insomma, avere un cadavere in scena può essere importante. Ad esempio un mio PG era molto legato al cadavere di una persona che conosceva…

Altrimenti potrebbe essere il vostro personaggio ad essere diventato un cadavere. Ops! Come gestire la cosa? Farne uno nuovo? Piangere e mollare la campagna? Scrivere dopo il nome “Jr.” e dire “eccomi, sono pronto a vendicare mio padre!”?

Più blandamente il tema dei cadaveri potrebbe venire in gioco esaminando i rituali, le commemorazioni e in generale tutte le forme di rispetto e cura per i morti che l’ambientazione può offrire. Ad esempio in una città di cui sto parlando ora per la Lore24, tutti i corpi sono trattati per evitare effetti necromantici.

Cadaveri nei Rituali (Necromanzia e non solo)

A proposito, stavamo proprio dimenticandoci la sana e vecchia necromanzia. Prendere un cadavere e animarlo come creatura sotto il nostro controllo. Affascinante. A me ha sempre colpito la parte etica di questa pratica (ci scrissi un raccontino), ma si può anche parlare di modalità (costi, difficoltà) o effetti nel gioco (se il mago comanda 10 milioni di scheletri, come lo fermi?).

Se invece avete visto da poco Povere Creature (gran recitazione, gran fotografia, buona regia, film orribile, se volete il mio parere), potreste (SPOILER) voler mettere la coscienza (o la mente o l’anima, come volete) di qualcuno in un cadavere. Che ne verrebbe fuori?

Altrimenti la magia più richiesta dai PG è sempre quella di resurrezione. Voi come la gestite? Pensate rovini il gioco o lo renda più frizzante? Servono limiti? Poi i limiti non rischiano di diventare noiosi?

Se invece siete malvagi (voi, non i vostri personaggi. Ho già detto che ne penso degli allineamenti) potreste usare rituali per trasformare i cadaveri in bombe esplosive o avvelenarli in modo da contaminare un’intera città. Date libero sfogo alla vostra empia creatività!

Cadaveri come Rischio

Come non citare il bronzo i non morti? Abbiamo prima parlato della necromanzia, ma c’è anche il punto di vista dell’avventuriero che si trova a dover “ripulire” una zona da carcasse animate che vogliono solo sbocconcellare qualche umano. Grande classico del fantasy, ma non solo. Ad esempio Sine Requie ci vive su questa roba (se non conoscete il gioco, qui recensioni e approfondimenti. Merita!).

Se giocate giochi “alla Cthulhu”, dove umani si scontrano pian piano con orrori di vario genere, anche un normale cadavere potrebbe essere un rischio, poiché potrebbe far salire lo “stress” o la “follia” del nostro povero personaggio. Ho citato cose simili parlando di adattamenti del videogioco Darkest Dungeon per D&D 5e.

I cadaveri potrebbero essere una minaccia anche in altri modi. Potrebbero essere una fonte di contagio o ospitare, che so io, il fungo patogeno che sta infettando il mondo. In ambientazioni un po’ dark o post-apocalittiche estreme tutto questo potrebbe verificarsi spesso.

Cadaveri Particolari

Concludiamo la carrellata parlando di cadaveri fuori dal comune (tipo in provincia…eh, pensavate avrei smesso con le battute!).

Le divinità muoiono? Nel caso, possiedono un corpo o qualcosa di simile? Che accade a questo corpo? A cosa può servire? Ha ancora resti di coscienza? Si tratta solo di un grosso corpo umanoide o è in realtà anche altro? Diventano vestigia alle quali ci si può legare?

Ad esempio La Casa Del Gufo (The Owl House) presenta un mondo in cui la gente vive nel cadavere di un gigantesco Titano (se non conoscete la serie recuperatela! qui la recensione senza spoiler e invece qui quella con spoiler)

Tornando in ambiti più circoscritti, come sono i cadaveri di gelatine, elementali, sciami, e altre creature bizzarre? C’è gente che li studia nei vostri mondi? Che cosa scoprono?



Ora smetto, prima di ridurvi a cadaveri (ultima battuta, giuro) con la mia loquacità. Come vedete di spunti ce n’è parecchi. Fatevi avanti!

Come Partecipare

  • Innanzitutto, leggetevi di cosa stiamo parlando e come funziona, spiegato qui.
  • Poi, se non ce l’avete già, apritevi un blog (Google è vostro amico, ci sono diverse piattaforme gratuite che possono ospitarlo: Blogger, Itch.io, WordPress.com…); in alternativa, potete fare in un attimo un post su Write.as come se aveste un blog anche se non vi va di crearne uno.
  • Sbizzarritevi a scrivere quello che volete sul tema del mese, per qualunque GdR!
  • Nel vostro contributo linkate questo stesso post per far girare l’iniziativa, e far capire di che si sta parlando.
  • Una volta pubblicato, fornitemi il link (potete usare i commenti qui sotto, o contattarmi direttamente sui social).
  • Poco dopo la fine di aprile, provvederò a postare la raccolta di tutti i contributi.

Ricordate: avete tempo dal 1 al 30 aprile per pubblicare.

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